Torre di Babele: la ziggurat di Etemenanki tra Storia e Mito

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torre di babele

Sebbene il nome Torre di Babele rievochi il celebre racconto biblico, di quest’opera architettonica ne parla con ammirazione anche il famoso storico greco Erodoto.

Sembra strano, ma non lo è, perché in realtà la mitica torre di cui si narra nella Genesi non è nient’altro che la superba Torre di Babilonia, una gigantesca ziggurat costruita in quella che era una delle città più belle e vivaci dell’epoca, ma come si è creato questo malinteso?

Pare che il nocciolo della questione risieda in un equivoco etimologico: in babilonese, la parola bab-ili significa Porta di Dio, mentre in ebraico il termine balal vuole dire confusione. Si pensa, quindi, che l’assonanza fra queste due parole sia all’origine del nome Torre di Babele, teoria che trova ulteriore conforto in un fatto storico: il passo della Bibbia che narra la storia della mescolanza delle lingue è stato scritto intorno al 500 a.C, proprio mentre gli ebrei vivevano sotto la dominazione babilonese.

La Torre di babele, fra leggenda e realtà

La storia della Torre di Babele è riportata nella Bibbia e più precisamente nella Genesi 11. Il racconto biblico narra che gli uomini, provenienti da oriente, si insediarono nella valle di Sennaar, sulle rive del fiume Eufrate e cominciarono a costruire una grande torre, con l’intento di raggiungere il cielo.

Offeso da tanta arroganza, Dio decise di punirli, confondendo la loro lingua. Fino a quel momento, infatti, gli uomini avevano parlato lo stesso idioma, ma, da quell’istante in poi, ognuno cominciò a parlare una lingua diversa. Non riuscendo più a comunicare, l’opera non venne mai terminata e andò in rovina.

Questa, in breve sintesi, è la storia della Torre di Babele e nei secoli passati ci si è interrogati a lungo sulla sua reale esistenza. Questo mito affascinò scrittori, poeti e pittori, ma, soprattutto, irretì i più famosi archeologi e storici, che ne iniziarono la ricerca. Il primo scavo in Mesopotamia risale al 1616, per mano dell’archeologo italiano Pietro Della Valle.

A partire dal diciottesimo secolo le spedizioni si moltiplicano, ma sarà solo nel 1899 che la leggendaria costruzione viene trovata da un gruppo di studiosi tedeschi. O meglio, ciò che viene ritrovato sono le rovine della ziggurat di Babilonia, a cui il mito della Torre di Babele è ispirato.

torre babele

Torre di Babilonia: la casa del dio Marduk

Dove si trova Babilonia, esattamente? La città si sviluppa intorno al terzo millennio a.C. nei pressi del fiume Eufrate, a sud dell’odierna Baghdad, e durante il regno di Nabucodonosor II conosce il suo massimo splendore. In quest’epoca Babilonia è la città più grande del pianeta, visitata e menzionata da moltissimi scrittori e semplici visitatori.

I giardini pensili che impreziosivano il centro abitato furono una delle sette meraviglie del mondo antico e, sebbene non se ne sia trovata traccia durante gli scavi, le testimonianze al riguardo non lasciano dubbi sulla loro reale magnificenza.

Per saperne di più leggi anche: Giardini Pensili di Babilonia: tra Storia e Leggenda

Ciò che lasciava senza fiato i viaggiatori che qui arrivavano, erano le ziggurat, enormi costruzioni che dominavano il panorama babilonese. La più famosa, quella a cui si deve la leggenda della Torre di Babele, è la ziggurat di Etemenanki, che in sumero significa “casa delle fondamenta del cielo e della terra”.

Questi edifici ad uso religioso sono composti da una serie di piattaforme in pietra, sovrapposte una sull’altra; per salire, è necessario percorrere una lunga scala, in una simbolica ascesa verso il divino.

In alto, vi erano le camere da letto degli dei, ognuna col proprio nome inciso sui muri, mentre la cima era occupata da un tempio. Qui si celebravano le nozze sacre fra il dio Marduk ed una donna del popolo scelta dai sacerdoti, ma i dettagli di questo rituale non sono arrivati fino a noi.

babele

Oggi, della Torre di Babele, rimangono solo pochi resti. Devastata dalle guerre e dal tempo, è però ancora possibile immaginarla stagliarsi fiera contro il limpido cielo babilonese, circondata dalla storia e dal mito.

torre di babele dove si trova
Area della Ziggurat di Babilonia

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Sabrina Parigi è nata a Firenze e lì ha frequentato un corso di trucco di base, trucco teatrale ed effetti speciali. Da sempre appassionata di cinema, si è documentata accuratamente e a lungo su regia, sceneggiatura, soggetto e dialoghi per il cinema. Nel 2008 ha dato vita, insieme ad altri soci, all'associazione culturale di cinema indipendente “Le Tre Pietre”, che ha come scopo la realizzazione di corti/medi/lungometraggi, documentari, videoclip e la divulgazione delle arti in genere. Nel 2007 dirige e interpreta il corto Le Tre Pietre, nel 2008 Crypto, ottenendo la nomination come miglior regia esordiente al Festival di Roma “Corto.it”. Nel 2009 realizza il documentario Piccole e curiose storie fiorentine, selezionato e apprezzato in numerosi festival, al quale è seguita una versione più completa ed accurata, dal titolo Firenze curiosità e leggende. Negli ultimi anni ha continuato a fare ricerche sulle origini di antiche leggende e superstizioni, creando nel 2017 il sito Leggende, Curiosità, Misteri e Paranormale, sostituito nel 2018 dal sito migliorato e completo 3pietre.it