L’isola di Poveglia e la sua storia
Se si attraversa il canal Orfano, lungo quel tratto della laguna tra la città di Venezia e la porta di Malamocco, si può individuare un’isola di medie dimensioni, caratterizzata da una serie di costruzioni che risalgono all’epoca medievale, ormai abbandonate. La cosa strana che subito salta all’occhio è il fatto che una zona di questa grandezza, circa 7,5 ettari, a Venezia non sia abitata. Infatti stiamo parlando dell’isola di Poveglia, un luogo che viene considerato da alcuni come il posto più infestato al mondo, dove non sia possibile passare una notte senza incontrare presenze paranormali. Ma cosa c’è di vero dietro a queste leggende? Come si è arrivati a considerare un posto idilliaco, pieno di verde e circondato da un paesaggio incantevole come la laguna di Venezia, un luogo maledetto e infestato?
La storia di Poveglia inizia intorno all’800, quando vi furono instaurati i primi insediamenti. L’isola era conosciuta con il nome di Popilia e successivamente Poveglia da cui deriva il termine odierno. Fu abbandonata nel 1380 a causa della guerra tra Genova e Venezia, per ragioni strategiche.
Durante la grande pestilenza che colpì Venezia nel 1348, venne utilizzata come lazzaretto. Non solo venivano trasportati i morti per essere bruciati, ma anche i moribondi, e nei momenti di maggior isteria e paura, per tentare di fermare il morbo, coloro che iniziavano ad avere i primi segni della peste. In base ai registri del tempo, a Poveglia, furono trasportati quasi 160.000 persone di cui nessuna fece ritorno. Una zona idilliaca che ben presto si è trasformato in un luogo di morte dove i primi strati di terreno sono composti ancora da ceneri umane e dove scavando è possibile scoprire pezzi di ossa e di teschi.
Nel 1645 l’isola venne adibita come stazione di sosta per strutture navali come era in origine, ma ben presto fu abbandonata, per poi dover attendere altri 300 anni nel 1922 per diventare sede di un manicomio, il quale chiuse i battenti nel 1968. Da allora questa striscia di terra rimane completamente disabitata.
L’isola di Poveglia infestata dai fantasmi
Un documentario trasmesso in America nel 2009 ha riportato l’interesse del mondo per questa piccolo lembo di terra. In esso si dichiara che l’isola è tra i luoghi maledetti in cui sono presenti numerosi spiriti inquieti. Un posto adatto ai ghost hunter e a coloro che vogliono vivere eventi paranormali. Ma cosa c’è di vero dietro a queste storie? Sono stati diverse le ricerche effettuate su quest’isola e non sempre concordi. L’ultimo evento a richiamare l’attenzione dei Veneziani e del mondo intero è l’escursione avvenuta nel 2009 da parte di 5 studenti del Colorado, i quali armati di tutti gli strumenti necessari per rilevare la presenza di entità paranormali, hanno deciso di passare la notte a Poveglia. L’intenzione era questa, quindi una volta sbarcati sull’isola si sono dati appuntamento con la barca taxi per la mattina seguente. Infatti a Poveglia nessuno rimane ormeggiato e gli stessi pescatori, soprattutto di notte cercano di evitarla. Verso la mezzanotte, una barca a vela che transitava per la porta di Malamocco, sentì urla provenienti dall’isola e recuperò i 5 ragazzi terrorizzati e impauriti i quali ripetevano una sola parola: fantasmi.
Un altro episodio è capitato a una famiglia di turisti i quali avevano avuto il permesso di scendere sull’isola per valutare l’eventuale utilizzo della location come casa vacanze. Trascorsa un’ora la famiglia ritornava terrorizzata verso Venezia con la figlia che aveva una lacerazione sulla guancia a cui sono state applicati ben 14 punti.
Le leggende che circondano Poveglia
Poveglia è davvero un’isola maledetta e infestata? L’unica grande verità sono le leggende che circolano intorno a questo luogo. Tutto sembra essere iniziato dopo l’utilizzo a lazzaretto e le migliaia di morti che sono avvenute. Infatti per alcuni esperti del paranormale, l’intera isola si è impregnata delle sofferenze delle persone, fino alle sue fondamenta. I fantasmi presenti sono quindi quelli dei veneziani che sono deceduti durante la peste nera.
Una leggenda metropolitana, riguarda anche la chiusura del manicomio. Infatti nel 1922 le strutture di Poveglia furono adibite a ricoveri per i malati mentali. Sin dalla sua realizzazione sembra che i pazienti indicassero ai medici di aver sentito voci, urla e visto entità camminare per i corridoi. Naturalmente nessuno ha mai posto fede a queste dicerie, dato che erano riferite da persone che avevano problemi mentali. Ma le storie di fantasmi sono ben presto diventate realtà con la tragica morte del direttore dell’ospedale.
La leggenda vuole che il dottore, spinto dall’ambizione e dalla volontà di scoprire le cause delle malattie mentali, sottoponesse a vere e proprie sevizie i suoi pazienti portandoli alla morte. Ben presto gli spiriti presenti nel manicomio e quelli dei suoi pazienti portarono il medico alla follia, spingendolo a gettarsi giù dalla torre più alta presente sull’isola. Il dottore non morì subito, ma secondo un’infermiera che lo raggiunse, venne soffocato da una strana nebbia che gli entrò nelle narici. Dopo tale orrore, l’isola venne chiusa di nuovo e lasciata disabitata.
Come arrivare all’isola maledetta di Poveglia a Venezia
Poveglia oggi è un luogo da guardare da lontano, dato che non è possibile sbarcare se non previa autorizzazione da parte del comune di Venezia che richiede tempi molto lunghi. Inoltre è presente una motovedetta della polizia che impedisce a chiunque di poter accedere. Nel caso in cui si riuscisse ad ottenere il permesso, l’accesso all’isola è possibile solo con barca privata oppure con il passaggio di un taxi nautico. Se si è decisi a visitarla è importante portare con sé tutto l’occorrente per una sosta e concordare il passaggio di ritorno.
Leggi anche:
- Manicomio di Hellingly in Inghilterra – Uno dei Luoghi più Spaventosi al Mondo
- Castello della Rotta a Moncalieri: il Castello più Infestato d’Italia
- Oropa Bagni: le Terme abbandonate e le Inquietanti Messe Nere