Il museo della morte (Museum of Death), si trova a Los Angeles, al 6031 di Hollywood Boulevard ed espone un’ampia gamma di reperti che mostrano la morte nuda e cruda.
Storia del Museo della Morte
Fu inaugurato nel 1995, a San Diego, (poi successivamente fu spostato a Los Angeles), dai fondatori JD Healy e Catherine Shultz, che volevano dare una sorta di educazione alla morte, per far capire alle persone l’importanza della vita e di quanto sia preziosa.
Inizialmente, prima di diventare un museo era la sede della Westbeach Recorders, uno studio di registrazione fondato nel 1985 dal chitarrista dei Bad Religion Brett Gurewitz e prima ancora ospitava la Producers Studio, dove registrarono, tra gli altri, anche i Pink Floyd. Grazie a questo le pareti sono rimaste insonorizzate nell’edificio immergendo il museo in un suggestivo silenzio e isolandolo dall’esterno.
La visita ha la durata di 45 minuti circa,chi se la sente può comunque rimanere del tempo in più. Un test iniziale che si trova all’entrata del museo della morte, mostra il corpo mutilato di un uomo dopo un incidente stradale e tutte le sue membra sparse sulla strada. Se siete in grado di sopportarlo potete accedere, altrimenti forse è meglio lasciar perdere.
Nel museo ci sono esposti: suicidi di massa, incidenti stradali, serial killer, vari strumenti da obitorio e da pena di morte e filmati di reali autopsie.
La sala più importante è quella dedicata al suicidio di massa di Heaven’s Gate
Le persone erano convinte che le loro anime sarebbero state trasportate a bordo di un’astronave spaziale che doveva trovarsi sulla scia della cometa Hale-Bopp, per essere portati in un regno superiore. La scena è stata ricreata esattamente come quella che si sono ritrovati davanti gli investigatori il 26 marzo del 1997, quando nella villa di San Diego trovarono i cadaveri di 39 persone che si erano tolte la vita con una dose letale di barbiturici. Sono stati trovati coperti da sudari viola, con indosso delle scarpe nike, e tutti erano disposti su dei letti a castello.
Il pezzo più importante del museo della morte è la testa di Henri Landru, un serial killer francese che uccise 11 donne, noto anche come Barbablù.
Il museo è aperto a tutti perché a detta loro la morte può colpire chiunque, tuttavia è consigliato agli adulti, per via dei contenuti e degli oggetti troppo espliciti per i bambini.
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