Il monastero di Torba si trova a Gornate Olona in Lombardia. Fa parte di un complesso di varie strutture architettoniche: una cascina, una torre, una cinta muraria difensiva e la chiesa di Santa Maria di Torba. Oggi questo sito dal passato importante è stato inserito nel 2011 nelle liste del Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Il primo nucleo, detto castrum, fu costruito dai romani nel IV-V secolo d.C e serviva a scopo difensivo per proteggere l’impero dalle invasioni barbariche che giungevano dalle Alpi, e costituiva anche un luogo strategico per via della sua posizione rialzata, ma anche per la vicinanza del fiume Olone, che consentiva l’approvvigionamento delle acque.
Durante i secoli, il castrum, venne utilizzato da Goti, Bizantini e Longobardi che a quei tempi avevano occupato tutta la Lombardia e perse la sua originaria destinazione, fu abbandonato e in seguito acquisì una funzione religiosa, perché fu abitato dalle monache benedettine nell’VIII secolo che fecero costruire il monastero e nell’XI secolo una chiesa dedicata alla Vergine.
Nella chiesa di Santa Maria di Torba e nella torre sono presenti degli affreschi con immagini religiose, e proprio in quest’ultima, al secondo piano, c’è un affresco molto singolare e misterioso.
L’affresco misterioso delle otto monache al monastero di Torba
L’affresco ha come soggetto otto monache, una di fianco all’altra, e sopra di loro otto sante, che si pensa che siano le protettrici delle monache. Il numero otto non è casuale ed è di alto valore simbolico: in orizzontale nelle antiche religioni pagane è il simbolo dell’infinito e nella simbologia cristiana l’ottavo giorno rappresenta la trasfigurazione e il Nuovo Testamento, è il giorno successivo al sabato, il settimo, dove si scopre il sepolcro vuoto, e annuncia l’eternità, la resurrezione di Cristo e quella dell’uomo.
Guardando attentamente, la prima cosa che sicuramente attrae lo sguardo, è la presenza di tre monache senza volto, un ovale perfetto, senza alcuna traccia rimasta, come se niente fosse mai stato disegnato sopra.
Nelle altre qualche segno è rimasto, anche se purtroppo alcune parti dell’affresco sono andate perdute.
Ci sono alcune ipotesi al riguardo: che la forte presenza di umidità del luogo abbia inciso sui tratti del volto, che ci siano state diverse tecniche utilizzate per la pittura, oppure che nel corso degli anni si siano avvicendati vari artisti.
La leggenda legata al singolare dipinto
Durante la realizzazione dell’affresco, tre monache si allontanarono dal monastero di Torba per cause sconosciute, e per questo motivo i volti rimasero incompiuti. Non furono più completati a causa dell’abbandono nel 1482 da parte delle monache che si trasferirono a Tradate, lasciando l’edificio in affitto ai contadini del luogo.
Le tre monache rimasero senza identità. Si narra che vaghino nei dintorni di Torba, cercando di rientrare nel dipinto per dare finalmente un volto e completare in questo modo l’affresco, cercando di raggiungere il regno dei cieli e la pace eterna.
Una pietra sacrificale nel complesso del monastero di Torba?
La chiesa di Santa Maria di Torba fu costruita tra l’VIII e il XIII secolo, utilizzando pietre di origine fluviale. Al suo interno sono state rinvenute alcune tombe e una cripta di forma rettangolare, da cui si accede da due scale di pietra poste sulle pareti laterali. Al centro si trova una pietra quadrata con un inserto rotondo, potrebbe essere la base di una colonna, ma anche una pietra sacrificale per antichi rituali pagani. La sua funzione resta ignota.
Il Monastero di Torba è aperto al pubblico, con i seguenti orari:
- Fino al 2 dicembre: da mercoledì a domenica, oltre che nei lunedì e martedì festivi, ore 10:00 – 17:00
- Dal 2 marzo: da mercoledì a domenica, oltre che nei lunedì e martedì festivi, ore 10:00 – 18:00
- Intero: € 7
- Ridotto (bambini 4-14 anni): € 3,50
- Bambini sotto i 4 anni: ingresso gratuito
- Studenti fino ai 26 anni: € 3,50
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