Nella tradizione popolare romagnola il mazapegul è un folletto che come aspetto somiglia a un incrocio tra una scimmietta e un gatto di pelame grigio, porta un bastone da passeggio e in testa un berretto rosso.
Il mazapegul ama intrecciare le code e le criniere dei cavalli, ma la sua preferenza va alle belle fanciulle, scompiglia loro i capelli, si insinua sotto le sottane, le insegue per tutta la casa, ma ama soprattutto entrare di soppiatto nelle case, saltando sui mobili e fermandosi sul petto della ragazza, sospirandole frasi dolci e passionali tipo:
« ad bëll òcc ! ad bëll cavéll ! » “Che occhi belli! Che capelli belli!”.
Se la donna si sottomette, lui gli rassetta la stanza, se invece lo deride e gli preferisce il marito o il fidanzato lui comincia a mordere, graffiare, spostare oggetti e fare dispetti per tutta la notte.
COME SI RESPINGE IL MAZAPEGUL?
Ci sono alcuni modi per allontanare il Mazapegul, una leggenda dice che lasciasse appoggiato il berretto sul pozzo di corte prima di entrare in casa, bastava buttarlo nel pozzo per far sì che il folletto perdesse i poteri. Ma lui si lamenterà:
« dam indrì e’ mi britin ! dam indrì e’ mi britìn ! » “dammi indietro il mio berettino”…
Altrimenti, potrebbe essere utile lasciare un forcone sotto il letto, oppure un altro metodo consisterebbe nel mangiare un pezzo di pane e formaggio facendo finta di spidocchiarsi o facendo i bisogni al contempo, il Mazapegul si offenderebbe talmente tanto da sparire per sempre.
Un sistema per vedere se il folletto è passato da casa nostra consiste nello spargere della farina davanti alla porta di casa, se ci sono impronte simili a quelle del gatto, vuol dire che ci ha fatto visita.
Queste antiche leggende traggono origine dal paganesimo e da sempre affascinano tutti quelli che amano il folclore.
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