Mausoleo di Alicarnasso: una Tomba Monumentale per Mausolo

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Mausoleo di Alicarnasso, una delle 7 meraviglie del mondo antico

Il mausoleo di Mausolo (dal quale prende origine il sostantivo utilizzato dai romani per indicare le sepolture monumentali) fu eretto nell’odierna Bodrum, in Turchia, subito dopo il 353 a.C. La struttura era ritenuta una delle sette meraviglie del mondo antico, in virtù delle sue dimensioni grandiose e della bellezza delle decorazioni esterne.

Fu progettata da Pitide e vi lavorarono artisti del calibro di Leochares, Briasside e Timoteo. Alcune delle sculture che la impreziosivano furono realizzate anche dallo scultore greco Skopas, ritenuto uno dei maestri assoluti della scultura greca di epoca classica. Del grande edificio oggi restano soltanto poche rovine: secondo la storiografia il mausoleo venne distrutto da un forte terremoto di cui non si conosce la datazione esatta.

Il mausoleo di Alicarnasso è la sepoltura monumentale voluta dalla regina Artemisia e dedicata al marito Mausolo, satrapo di Caria. Oltre che marito e moglie, Artemisia e Mausolo erano anche fratello e sorella, essendo entrambi figli di Ecatomno di Milasa, a suo tempo divenuto satrapo di Caria dopo la morte del persiano Tissaferne.

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Artemisia di Caria si prepara a bere le ceneri del marito Mausolo, Francesco Furini, 1630 circa. (foto wikipedia)

La storia del Mausoleo di Alicarnasso

Il mausoleo era ritenuto il principale monumento architettonico di Alicarnasso; si ergeva in posizione dominante al di sopra del porto ed incantava tutti i navigatori che giungevano sulle coste dell’odierna Bodrum. Pausania affermò che i Romani consideravano il Mausoleo di Alicarnasso una delle meraviglie del mondo e fu per questa ragione che presero a chiamare le tombe monumentali col termine mausoleo.

Non si sa esattamente come e quando il Mausoleo andò distrutto: lo storico greco Eustazio nel XII secolo scrisse che al suo tempo il mausoleo era ancora in buone condizioni e che ogni viaggiatore restava affascinato da tanto splendore. Nel 1402, invece, i Cavalieri di San Giovanni affermarono fosse ormai in rovina. In seguito al sisma, avvenuto presumibilmente tra il 1150 e il 1400, buona parte della struttura fu utilizzata come materiale di spoglio per rafforzare le mura e il castello di Bodrum.

Alcuni resti dell’edificio e in particolar modo i cavalli e la quadriga situati sulla sua sommità sono oggi conservati nelle sale del British Museum a Londra, insieme ad una descrizione dettagliata dell’opera. 

mausoleo alicarnasso
Il Mausoleo di Alicarnasso oggi
il mausoleo di alicarnasso
Il Mausoleo di Alicarnasso oggi

Gli scultori greci che hanno lavorato alle decorazioni del mausoleo di Alicarnasso e la descrizione dell’edificio

La ricostruzione del mausoleo si basa soprattutto sulle parole di Plinio il Vecchio, che nella sua Naturalis Historia descrisse accuratamente il monumento. Il mausoleo aveva un perimetro di 130 metri ed un altezza complessiva di circa 41 metri. Era circondato da una fila di 36 colonne situata al di sopra di una lunga scalinata. L’intera struttura era chiusa da un ampio cortile, entro il quale si ergeva la scala che conduceva al cospetto del colonnato.

Le decorazioni delle facciate esterne della grande sala situata all’interno del colonnato furono affidate a quattro dei più importanti artisti dell’epoca: la facciata est fu affidata a Skopas, il lato nord a Bryaxis, la facciata sud a Timotheos e quella occidentale a Leochares. Al di sopra del tetto piramidale campeggiava la grande quadriga composta da quattro cavalli che tiravano un carro in cui erano raffigurati Mausolo e Artemisia.

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Alcuni resti raffiguranti la regina Artemisia e Mausolo conservati al British Museum a Londra
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Uno dei quattro cavalli che tiravano un carro, sopra il tetto piramidale del mausoleo di Alicarnasso, in cui erano raffigurati Mausolo e Artemisia
conservati al British Museum a Londra

Da quel che sappiamo, la regina Artemisia di Alicarnasso non vide mai l’opera in tutto il suo splendore, poiché morì poco prima che questa fosse completata.

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Sabrina Parigi è nata a Firenze e lì ha frequentato un corso di trucco di base, trucco teatrale ed effetti speciali. Da sempre appassionata di cinema, si è documentata accuratamente e a lungo su regia, sceneggiatura, soggetto e dialoghi per il cinema. Nel 2008 ha dato vita, insieme ad altri soci, all'associazione culturale di cinema indipendente “Le Tre Pietre”, che ha come scopo la realizzazione di corti/medi/lungometraggi, documentari, videoclip e la divulgazione delle arti in genere. Nel 2007 dirige e interpreta il corto Le Tre Pietre, nel 2008 Crypto, ottenendo la nomination come miglior regia esordiente al Festival di Roma “Corto.it”. Nel 2009 realizza il documentario Piccole e curiose storie fiorentine, selezionato e apprezzato in numerosi festival, al quale è seguita una versione più completa ed accurata, dal titolo Firenze curiosità e leggende. Negli ultimi anni ha continuato a fare ricerche sulle origini di antiche leggende e superstizioni, creando nel 2017 il sito Leggende, Curiosità, Misteri e Paranormale, sostituito nel 2018 dal sito migliorato e completo 3pietre.it