Tra i misteri più affascinanti del nostro pianeta c’è quello di Nessie, il nomignolo dato al presunto mostro che, secondo molti avvistatori, vive nel lago di Loch Ness nelle Highlands scozzesi. Il lago è lungo trentasette chilometri ma è profondo ben 280 metri ed è proprio in questo mondo sottomarino che secondo molti Nessie avrebbe trovato il modo per sopravvivere tanto a lungo.
Il mostro di Loch Ness esiste?
Già nel 556 d.C. un monaco irlandese, Adamnano di Iona scrisse in una sua opera che un abitante della zona del lago di Loch Ness era stato ucciso da un terribile mostro marino. Successivamente non si sono più registrate apparizioni fino al 1871 quando il dottor Mackenzie raccontò di avere visto nel lago qualcosa di molto grande contorcersi. La notizia fece molto scalpore e portò con il tempo sul luogo diversi curiosi che giunsero a segnalare la presenza di una creatura anche sulla terraferma, nell’area circostante il lago. È però dal 1930 che il lago di Loch Ness viene legato in modo indissolubile ad una creatura marina, forse di epoca preistorica.
Il 22 luglio del 1933 un uomo di nome George Spicer percorreva con la moglie la strada che costeggia il lago e che era stata costruita da poco. Egli riferì al giornale Inverness Courier di avere visto una presenza nel lago, confermando l’ipotesi del mostro. Dopo un mese il motociclista Arthur Grant affermò di avere fatto lo stesso avvistamento. La teoria che nel lago vivesse una creatura marina di epoca preistorica, un plesiosauro sopravvissuto all’estinzione, fece il giro del mondo.
Le leggende marine hanno sempre affascinato, ma gli avvistamenti da parte di persone diverse conferivano alla storia un contorno di realtà. Nel settembre dello stesso anno i coniugi MacKay, proprietari di un albergo sul lago, riferirono all’ Inverness Courier di avere visto nelle acque uno strano animale. In particolare essi raccontarono di due gobbe che emergevano dal lago, forse i proprietari dell’albergo speravano così di attirare un numero crescente di turisti? Non c’erano ancora delle prove, ma solo alcune testimonianze della presenza di Nessie.
Nel 1933 la prima foto del mostro di Loch Ness
La prima fotografia del mostro venne scattata da Hugh Gray nel novembre del 1933 e fece molto scalpore. Si scoprì però che in realtà si trattava del cane labrador di Gray che nuotava con un bastone in bocca.
Una delle fotografie più note legate alla storia della leggenda del mostro marino è quella scattata il 19 aprile del1934 da Robert Kenneth Wilson in cui si vedeva in modo distinto una sagoma nera che nuotava, con attorno dei mulinelli. L’immagine lasciava pensare che si trattasse di un corpo marino di grandi dimensioni e in movimento. Il noto quotidiano britannico, Daily Mail, pubblicò l’immagine, successivamente definita come la fotografia del chirurgo, perché Wilson non voleva collegare in alcun modo il suo nome alla pubblicazione. Nel 1994 si riuscì però a scoprire che in realtà si trattava di un sottomarino giocattolo su cui era stata collocata una struttura, che in movimento poteva dare l’impressione di essere un vero mostro marino.
Altre immagini del mostro di Loch Ness
Da allora gli avvistamenti del presunto mostro sono stati continui e le domande circa la sua esistenza hanno accompagnato tutto il novecento per continuare anche adesso negli anni duemila. Il 27 agosto del 2013 un turista statunitense, David Elder, fece una ripresa del lago in cui si vedevano onde anomale che lasciavano presagire la presenza di una creatura lunga circa quattro metri e mezzo, così Nessie tornava a fare parlare di sé. Secondo Elder l’acqua era calma e le increspature sul lago erano il segno tangibile dell’esistenza del mostro di Loch Ness.
Nel 2016 le attrezzature scientifiche hanno offerto altre prove per risolvere l’enigma. Un sottomarino è infatti riuscito ad esplorare i 180 metri di profondità del lago. Nelle immagini non risulta la presenza di Nessie.
Il 13 dicembre del 2018 però un altro avvistamento è stato registrato da una guida turistica del luogo Ricky D. Phillips. Nel pomeriggio Phillips mentre faceva un’escursione con otto visitatori, all’improvviso ha udito un suono metallico, come se ci fosse un soffio profondo e lontano. La guida ha raccontato di avere visto un collo grigio e lungo circa un metro spuntare dal lago. Ha fornito indicazioni anche sulla forma della testa che gli sembrava fosse simile ad una palla da rugby. La visione è durata solo pochi secondi perché Nessie, secondo le testimonianze, si è immerso subito nelle acque scure del lago.
L’avvistatore ha alimentato ulteriormente la leggenda del mostro di Loch Ness e la foto scattata da Phillips è entrata nel registro ufficiale delle immagini della creatura marina.
Le ricerche nel lago di Loch Ness
Oltre mille avvistamenti hanno dato vita alla leggenda del mostro di Loch Ness. Nessie è una celebrità e tutti sperano di fare la fotografia decisiva che confermi la sua presenza nel lago. Le agenzie turistiche organizzano gite in barca con tour a tema a Inverness, Fort Augustus e Drumnadrochiche.
La diffusione della leggenda marina ha anche portato negli anni a diverse investigazioni. Nel 1934 l’imprenditore Edward Mountain finanziò la prima ricerca sul campo a larga scala. Mountain dotò venti uomini delle attrezzature allora disponibili, macchine fotografiche e binocoli. L’equipe restò sul posto a lungo, ma le fotografie scattate non portarono la comunità scientifica a credere che il lago ospitava il mostro Nessie, ma solo una o più foche grigie.
L’attenzione nei confronti della leggenda marina portò anche altre organizzazioni ad investire risorse per scoprire la verità sul lago e sul suo misterioso abitante. Dal 1962 al 1972 il Loch Ness Phenomena Investigation Bureau(LNPIB) organizzò un monitoraggio costante dell’area, senza giungere però ad alcuna conclusione. Dopo oltre trenta anni di ricerche l’inventore Robert Harvey Rines teorizzò la possibile estinzione di Nessie, probabilmente a causa del surriscaldamento delle acque.
La prova del DNA chiarirà la presenza di Nessie?
Il professor Neil Gemmell ha iniziato nel 2018 insieme ai suoi collaboratori una ricerca che farà luce sulla presenza di Nessie nel lago. Lo studio ha l’obiettivo di campionare e catalogare le tracce di DNA ambientali presenti nell’acqua. Gemmell ha raccontato alla stampa la sua visione della ricerca, fondata sulle tracce genetiche.
Il professore pensa infatti che attraverso l’analisi delle piume, delle feci e di tutti gli elementi organici presenti nell’acqua, riuscirà a capire la natura del mistero. Gemmell ritiene probabile che gli avvistamenti fatti siano legati ai pesci gatto di grandi dimensioni che popolano il lago, ma non esclude ipotesi diverse.
Tra i sostenitori della presenza del mostro c’è anche chi sostiene che sia un extraterrestre oppure che Nessie non viva stabilmente nel lago, ma che si sposti attraverso delle caverne sottomarine, spiegando in questo modo le apparizioni saltuarie della creatura. Gli appassionati del mistero di Nessie attendono con impazienza ogni giorno i risultati delle ricerche nella ferma convinzione che il mostro sia oggi ancora lì, nascosto tra i fondali del lago.
Alcuni film sul Mostro di Loch Ness
- The Loch Ness Horror, film del 1981 diretto da Larry Buchanan
- Magia nel lago (“Magic in the Water”), film del 1995 di Rick Stevenson
- Loch Ness, film del 1996 di John Henderson
- Scooby-Doo e il mostro di Loch Ness del 2004
- Incident at Loch Ness, del 2004 diretto da Zak Penn
- The Water Horse – La leggenda degli abissi (The Water Horse: Legend of the Deep) è un film del 2007 diretto da Jay Russell
- Lochness – Il risveglio del mostro (Beyond Loch Ness) è un film del 2007 di Paul Ziller
Leggi anche:
- Yeti: l’Abominevole Uomo delle Nevi è una Leggenda o Esiste davvero?
- Il Bigfoot Esiste? Quali Sono gli Avvistamenti più Famosi?
- Triangolo delle Bermuda: quali Misteri Nasconde?
- Atlantide: la Città Leggendaria è Esistita Davvero?
- Olandese Volante: il Mitico Vascello Fantasma