Il Colosso di Rodi era un’imponente statua che raffigurava il dio Helios. Considerata una delle sette meraviglie del mondo antico in realtà oggi è praticamente inesistente perché la statua è andata distrutta, ma un tempo era situata presso il porto di Rodi.
Perché venne costruito il Colosso di Rodi
La storia della statua prende il via dall’assedio di Rodi da parte di Demetrio I Poliorcete nel 305 a.C. L’assalto fu particolarmente violento non solo perché vide impegnati 40.000 uomini, ma anche perché Demetrio aveva messo a punto un sistema di catapulte montate su nave, il cui obiettivo era distruggere le mura della città.
I rodiesi non si fecero trovare impreparati, e allagarono i terreni vicino le mura in modo che le navi con le catapulte non potessero avvicinarsi. In aiuto della città di Rodi, arrivò infine il generale Politemo con una flotta che mise in fuga l’esercito di Demetrio.
L’assedio a Rodi terminò nel 304 a.C. e i rodiesi per ringraziare il dio Helios, protettore della città, fecero ergere una statua in suo onore.
La costruzione del Colosso di Rodi
Chi fu lo scultore che scolpì il colosso di rodi?
Lo scultore del colosso di Rodi fu Carete di Lindo, che ebbe l’incarico perché già si era occupato di lavori simili e soprattutto era allievo del maestro Lisippo, un bronzista che aveva costruito una statua di Zeus alta 18 metri. La costruzione del Colosso di Rodi richiese ben 12 anni di lavoro e terminò nel 280 a.C. e il risultato finale fu una statua alta ben 33 metri.
Per costruire la statua fu utilizzata l’impalcatura di una delle torri di assedio lasciate da Demetrio, fu realizzata con colonne di pietre con all’interno putrelle utili a ricoprire la statua di piastre di bronzo. La statua raffigurava il dio Helios nudo con le braccia protese e una fiaccola accesa nella mano destra. La statua da quanto emerge dagli studi fatti pesava oltre 600 tonnellate, ma il Colosso di Rodi durò solo 54 anni perché purtroppo non resse al terremoto del 226 a.C. che lo fece crollare nel mare.
I tentativi di ricostruzione del colosso di Rodi
In seguito ci sono stati diversi tentativi di ricostruzione del Colosso di Rodi, che non hanno avuto successo, anche perché sembra che un oracolo sconsigliò tale ricostruzione, in quanto a volere il terremoto fu probabilmente un dio più potente del dio Helios e quindi era inopportuno ricostruirla perché ciò avrebbe potuto adirare le divinità.
La ricostruzione quindi non avvenne sebbene fossero in molti i visitatori che si recavano sull’isola per poter ammirare la gigantesca statua. In seguito molti frammenti sono stati venduti e per il trasporto furono utilizzati oltre 900 cammelli.
Studi recenti hanno però messo in dubbio la collocazione della statua presso il porto di Rodi, infatti sembra che fosse collocata sulla collinetta prospiciente il porto. In questo modo la statua poteva svolgere anche il ruolo di faro.
Curiosità legate al colosso di Rodi
- Nel 1961 è stato girato un film dal titolo Il colosso di Rodi (The Colossus of Rhodes), scritto e diretto da Sergio Leone.
- Nelle “Cronache del ghiaccio e del fuoco” di George R. R. Martin e nella serie “Il Trono di Spade” (Games of Thrones), il Titano di Braavos (un’imponente statua in pietra e bronzo), è un chiaro riferimento al colosso di Rodi.
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