Nessun turista può lasciare la città di Napoli senza avere visitato O campusanto d’e Funtanelle (cimitero delle fontanelle), un posto suggestivo che custodisce, da più di quattro secoli, le spoglie di tantissime persone.
Qual è la storia del Cimitero delle Fontanelle? Quali leggende si nascondono dietro il Cimitero delle Fontanelle? Come arrivare al Cimitero delle Fontanelle? Questa breve guida vuole rispondere a tali domande cercando, così, di stuzzicare la curiosità del lettore.
La storia del Cimitero delle Fontanelle
Il camposanto, che deve il suo nome alle fonti d’acqua anticamente presenti in loco, affonda le proprie origini nel lontano XVI secolo quando era noto come Cava delle Fontanelle perché vi si estraeva il tufo.
Accoglieva inoltre negli stessi anni le salme dei defunti che, per motivi di spazio, non potevano essere sepolte, come da usanza, all’interno delle chiese.
La cava diventa un vero e proprio cimitero a partire dal 1654 quando la città di Napoli fu flagellata da una tremenda pestilenza a cui si sommarono, con il passare del tempo, carestie, rivolte popolari, terremoti, eruzioni del Vesuvio e un’epidemia di colera.
Nasce così il Cimitero delle Fontanelle, luogo destinato ad accogliere i resti di tutti coloro che avevano lasciato, per un motivo o l’altro, la vita terrena.
Il sito, che occupa una superficie di circa 3000 m², custodisce oggi i teschi e le ossa di un numero non meglio precisato di persone.
Il rito delle anime pezzentelle e l’adozione delle capuzzelle
Il rito delle anime pezzentelle voleva che ogni visitatore del cimitero adottasse e si prendesse cura, in cambio di protezione, di un’anima abbandonata. Queste ultime, meglio note come capuzzelle, si trovavano
difatti, non avendo beneficiato di una degna sepoltura, in Purgatorio.
Un teschio veniva quindi portato a casa, dove si allestiva un vero e proprio altare adornato con candele e un rosario: la capuzzella, adagiata in un primo momento su un fazzoletto ricamato, veniva successivamente trasferita su un cuscino.
Le persone che avevano adottato la povera anima pregavano affinché a quest’ultima si aprissero le porte del Paradiso; la capuzzella si rivolgeva, invece, a San Pietro e chiedeva a quest’ultimo una grazia per gli adottanti.
I membri della famiglia attendevano quindi di ricevere, in sogno, la visita dell’anima: il miracolo era stato fatto e il teschio, diventato protettore della casa e dei suoi occupanti, poteva avere degna sepoltura.
In caso contrario, la capuzzella veniva abbandonata al proprio destino.
Vengono ora presentate alcune delle più note capuzzelle del Cimitero delle Fontanelle:
Le leggende del Cimitero delle Fontanelle
La leggenda più affascinante è, senza ombra di dubbio, quella del Capitano di cui esistono due versioni.
La prima vuole che una giovane fanciulla prossima al matrimonio fosse, secondo il suo futuro sposo, troppo devota alla propria capuzzella; il giovane, in preda a un attacco di gelosia, accecò allora il teschio con un bastone. Il giorno delle nozze si presentò però, tra gli invitati, un carabiniere senza un occhio che si spogliò rivelando così la sua natura scheletrica.
La seconda narra, invece, la storia di un camorrista che fece l’amore con una ragazza, in un cimitero, alla presenza di un teschio.
L’uomo di fronte ai lamenti della capuzzella si mise a ridere e la invitò, in un futuro prossimo, alle sue nozze; gli anni passarono e l’uomo si sposò.
La coppia perse, però, la vita durante i festeggiamenti per mano del tocco di fuoco del Capitano.
La protagonista di un’altra storia è Lucia (la pezzentella con il velo da sposa) e il suo teschio è conservato nella Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio.
La giovane, come sostengono in molti, morì poco dopo le nozze, mentre secondo altri il decesso fu antecedente lo sposalizio.
Il matrimonio non venne comunque consumato e, per questo motivo, la capuzzella di Lucia indossa il velo da sposa.
Come arrivare al Cimitero delle Fontanelle?
Il Cimitero delle Fontanelle, tanto caro ai partenopei e non solo, si trova nell’omonima via al numero 80 (Rione Sanità).
Questo luogo, che richiama ogni giorno turisti da ogni parte del mondo, può essere raggiunto a piedi, in automobile e con mezzi pubblici (autobus e metropolitana).
- A piedi (partenza da Piazza Cavour): lasciarsi alle spalle Porta San Gennaro e proseguire, in direzione del cimitero, per 1,8 km.
- In auto (per chi non arriva da Napoli): imboccare l’uscita numero 5 della Tangenziale Capodimonte. Proseguire lungo l’omonima via (che confluisce in Corso Amedeo di Savoia) e prendere, sulla destra, la traversa Rampe San Gennaro dei Poveri. Svoltare a sinistra (Via San Vincenzo) e, successivamente, a destra (Via Sanità). Proseguire, quindi, sulla destra lungo Via delle Fontanelle fino a destinazione.
- In autobus: partenza da Piazza Cavour dove passa il mezzo della linea C51. Il servizio è garantito dal lunedì al sabato con una frequenza pari a 45 minuti.
- In metropolitana: lasciare la Stazione Materdei (Linea 1), svoltare in Via Bartolomeo Facio Detto Carafa (prima traversa a sinistra), salire tre rampe di scale, girare a sinistra e percorrere 200 metri fino a destinazione.
Cimitero delle Fontanelle – Orari
Orari di Apertura del Cimitero delle Fontanelle:
Tutti i giorni dalle 10:00 alle 17:00
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