Il castello di Fumone che si trova in provincia di Frosinone, fu usato sia come punto di avvistamento per oltre 500 anni, dallo stato pontificio, sia come luogo di prigionia. Fu teatro di terribili torture e avvenimenti tragici, uno di questi riguarda il marchesino Francesco Longhi.
Personaggi celebri rinchiusi nel castello di Fumone e strane apparizioni
Uno dei più illustri personaggi imprigionati fu l’antipapa francese Maurizio Bordino, noto come Gregorio VIII, il corpo non fu mai ritrovato e si trova probabilmente sepolto in qualche parte del castello. Nel 1295 fu rinchiuso per ordine del suo successore Bonifacio VIII, il papa Celestino V, che vi morì dopo una prigionia di dieci mesi, il 19 maggio del 1296. La versione ufficiale sostiene che sia morto dopo aver celebrato l’ultima messa, ma alcune voci che circolavano all’epoca raccontavano che fosse stato proprio Bonifacio a ordinare l’assassinio.
Una perizia sul corpo di Celestino nel 1888 rivelò che sul suo cranio era presente un foro che corrisponderebbe molto probabilmente a un chiodo lungo 10 centimetri. Nel 2013 ne fu fatta un’altra che sostiene che il foro fu inflitto successivamente alla sua morte. Si narra che pochi istanti prima della sua morte, una croce splendente apparve davanti alla sua cella e vi rimase pendente per lungo tempo. Si dice che, dopo quel fatto, ogni tanto si sentono dei rumori inspiegabili come dei battiti sul muro.
La storia del marchesino Longhi e il suo triste epilogo
Un’altra vicenda si pone all’interno del castello di Fumone: la triste storia del marchesino Francesco Longhi che si svolse a metà del 1800. Figlio della duchessa Emilia Caetani Longhi, Francesco, aveva sette sorelle, ma lui era l’unico beneficiario delle ricchezze di famiglia. Le perfide sorelle, rifiutando l’idea di abbandonare l’eredità, idearono un piano agghiacciante per sbarazzarsi del fratellino.
Preparano il pranzo che spettava al marchesino, mescolando al cibo dei pezzi di vetro triturati, quando Francesco di soli 5 anni, li mangiò, morì tra i più atroci dolori. Quando lo scoprì, la madre, fu straziata dal dolore e per suo volere il piccolo corpicino venne imbalsamato e ancora oggi è custodito in una teca all’interno del castello di Fumone. Si dice che il suo fantasma si aggiri ancora tra le sale del castello.
Strane presenze nel castello di Fumone
Nel corso degli anni, molti abitanti del posto hanno sentito riecheggiare i singhiozzi della duchessa Emilia dalle finestre del castello disabitato. Si racconta di strane e spaventose sedute spiritiche tenute nell’ala ovest del castello, e di numerosi oggetti trovati in posti diversi dal luogo in cui erano stati riposti, luci che si accendono da sole e mobili spostati. Una notte d’estate un pesante lampadario di ferro battuto crollò rovinosamente sopra un tavolo pieno di bicchieri di cristallo.
Nel castello è ancora visibile il pozzo delle vergini, si tratta di un pozzo stretto e profondo che a volte veniva utilizzato dai feudatari di Fumone che esercitavano il diritto dello “IUS PRIMAE NOCTIS”, coloro che volevano sposarsi nel suo territorio dovevano sottostare al volere del “Signore di Fumone”, le donne dovevano trascorrere la prima notte di nozze con lui, se le malcapitate non erano pure le faceva precipitare nel pozzo andando incontro ad una morte atroce.
Leggende e fatti inspiegabili si raccontano da sempre e avvolgono il castello di Fumone in una nebbia densa di mistero.
Il castello di Fumone è visitabile e aperto tutti i giorni.
Castello di Fumone orari:
TUTTI I GIORNI 9:30 – 13:00/15:00 -19:30 – Domenica orario continuato 9:30 -19:30
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