Rocca Sanvitale
Un castello tra storia e mistero
L’Italia è ricca di luoghi dalla straordinaria bellezza e fascino, che riescono a fermare il tempo, regalando ai visitatori realtà suggestive. Entrando in questi posti è come se si tornasse indietro nell’epoche passate, rivivendo la loro storia e i misteri che sono strettamente connessi.
La Rocca Sanvitale, o anche conosciuta da tutti con il nome di Castello Fontanellato, è una di quelle realtà che ogni giorno riesce a stupire il visitatore non solo con le sue bellezze architettoniche e artistiche, ma anche per le strane storie di fantasmi che suscitano nel turista una profonda curiosità e un brivido di piacevole paura. Ma quali sono le sue caratteristiche? Cosa attira migliaia di turisti all’anno? Di seguito andremo a evidenziare le realtà più importanti ed interessanti.
Il Castello di Fontanellato
La sua storia
Fontanellato è un comune di circa ottomila abitanti che sorge al centro della Pianura Padana, nei pressi della via Emilia. È stato considerato tra le città d’arte e di cultura d’Italia, tanto da acquisire la bandiera arancione del Touring Club. Entrando nel paese, non si può non percepire la storia in ogni vicolo, casa ed edificio, venendo inevitabilmente attirati verso la piazza centrale in cui sorge la splendida Rocca Sanvitale. La prima immagine lascia piacevolmente colpiti.
Il Castello di Fontanellato è infatti uno dei pochi manieri in Italia ad essere circondato da un fossato di acqua risorgiva, in modo permanente. Le sue quattro torri sembrano ergersi in un perfetto equilibrio, ricordando a tutti come sorge ormai da quasi 900 anni, sfidando il tempo e gli uomini. La Rocca prende il nome dalla famiglia Sanvitale che come premio per i suoi servigi la ricevette in dono dal duca di Milano Giovanni Maria Visconti nel 1386.
La presenza della famiglia è visibile non solo nel blasone presente in molti punti del castello, ma anche in tutto il paese di Fontanellato. Nel 1400 iniziarono i lavori che hanno portato all’ampliamento del castello. La forma è quella rettangolare circondato completamente da un fossato e con un unico accesso attraverso un ponte di pietra che un tempo era levatoio. La torre originaria spicca alta sula porta d’ingresso, ricoperta completamente di laterizio come il resto delle mura merlate, affiancata da una seconda rettangolare più piccola. Il castello negli anni ha subìto una serie di modifiche fino ad acquisire la struttura odierna.
Le particolarità della Rocca Sanvitale
Una meta turistica da non perdere
Percorrendo il ponte levatoio, ora trasformato in pietra, sembra di ritornare indietro nel tempo. L’ingresso al Castello di Fontanellato avviene attraverso il mastio e ci conduce in un mondo in cui la vita medievale sembra essere ancora esistente. Ogni parte è perfettamente conservata. Negli anni è stato assediato, al centro di guerre e dispute, ma è rimasto sempre intatto e in piedi nel custodire le sue bellezze architettoniche e anche in un certo qual modo i misteri.
Il turista che arriva al centro del cortile rimane impressionato dall’equilibrio architettonico, da un lato la loggia è mantenuta da colonne di mattoni circolari, dall’altro invece da quelle quadrate. È ancora presente la scala originaria che portava alla loggia superiore. I luoghi da visitare sono tanti e non basta un’intera giornata per poter vivere nel pieno ogni aspetto di questo maestoso maniero. Infatti salendo lungo il loggiato ci si immerge subito nella realtà medievale con la sala delle armi, passando a una serie di stanze, ognuna perfettamente conservata e con aspetti unici.
Si può ricordare la sala da pranzo, caratterizzata dall’immenso camino rinascimentale, la camera nuziale dei Sanvitale, e la sala degli antenati. Scendendo dal loggiato al piano terra una delle realtà più conosciute è quella della sala di Diana e Atteone, caratterizzata dalla presenza di una volta suddivisa in 14 lunette, che sono affrescate riproducendo il mito di Diana e Atteone, opera del Parmigianino. Altra grande realtà architettonica è situata nella torre sud, ed è l’unica camera ottica di origine ottocentesca completamente funzionante.
La costruzione si deve ad opera del conte Giovanni Sanvitale, il quale sembra che per stupire i suoi ospiti, fece creare un gioco dalle caratteristiche avveniristiche. Un prisma posizionato vicino a una delle feritoie riflette su una serie di specchi l’immagine della piazza, in modo da sembrare di essere direttamente presenti. Infine per coloro che vogliono ritornare bambini non può mancare la visita al teatrino, una costruzione in legno di abilissima fattura.
I misteri del Castello di Fontanellato
Le storie dei fantasmi
I luoghi antichi sono spesso posti in cui il velo tra la realtà e il mistero è molto sottile. Le vite passate, le vicende e le emozioni si ripercuotono come echi all’interno delle sale.
Il Castello di Fontanellato non è da meno. Gli allarmi scattano, e quando i responsabili della sicurezza giungono nei luoghi in cui si presume esserci stata un’intrusione, non trovano nessuno, ma alcuni oggetti sono stati spostati, alcuni quadri sono storti, come se fino a pochi secondi prima qualcuno fosse stato lì presente. Passi, nel silenzio, voci che sembrano essere nella propria mente, ma invece provengono da un punto in particolare, hanno portato inevitabilmente a considerare se all’interno della Rocca Sanvitale potesse essere presente qualche fantasma.
La leggenda del cavaliere e della bambina
Una voce nel silenzio
La storia e i miti a volte si intrecciano e dove vi è un racconto popolare quasi sempre c’è qualcosa di vero. È risaputo che all’interno del maniero vive il fantasma buono della piccola Maria Costanza Sanvitale, morta all’età di cinque anni, sette mesi e sette giorni.
Gli esperti del paranormale, sono stati subito interessati da questa storia e utilizzando strumenti, come visori e macchine fotografiche a infrarossi, registratori di E.V.P e rilevatori di campi magnetici, hanno potuto verificare la presenza di due entità. Grazie all’autorizzazione delle autorità, hanno effettuato dei rilievi rimanendo un’intera notte nel castello. Passi leggeri di corsa, e una voce di bambina forse possono essere le prove della presenza della piccola Maria Costanza. Ma dagli spettrometri si è anche scoperto l’esistenza di un cavaliere, che alimenta il mito dei fantasmi al castello.
A caccia di fantasmi
Il mistero di Barbara Sanseverino
Ma quella della piccola Maria non è l’unica storia. Infatti si racconta che tra gli abitanti dell’aldilà nelle stanze del maniero Sanvitale sia presente anche lo spettro buono di Barbara Sanseverino.
La storia la ricorda come una bellissima donna tanto da spingere un poeta come Tasso a scrivere in suo onore una lode. La donna in seconde nozze sposò il conte Orazio Simonetta. Il secondo matrimonio portò a una vera e propria faida feudale con una congiura in cui Barbara e altre persone furono decapitate. Da allora si pensa che il suo spirito si aggiri per le stanze del maniero.
Orari di apertura della rocca Sanvitale per le visite guidate:
- TUTTO L’ANNO FERIALI VISITE
- 10.30-11.45-14.30-15.45-17.00
- (CHIUSO IL LUNEDI’ NON FESTIVO DA NOVEMBRE A MARZO)
- DOMENICA E FESTIVI VISITE OGNI 30 MINUTI CIRCA DALLE 9.30 ALLE 11.45* E DALLE 14.00 ALLE 17.00* (17.45* DA APRILE A OTTOBRE)
- (*) Inizio ultima visita
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