La foresta giapponese è tristemente conosciuta nel mondo per i numerosi suicidi avvenuti al suo interno. Aokigahara è conosciuta anche come Jukai (“mare di alberi”) è situata alla base nord – occidentale del Monte Fuji in Giappone e si estende per 35 chilometri quadrati.
La foresta è così fitta di alberi e arbusti che risulta particolarmente silenziosa. La densità degli alberi riesce a isolare l’area dal sole e dal vento e la curiosa mancanza di fauna selvatica nella zona rende l’atmosfera molto cupa. Inoltre è molto facile perdersi, poiché le bussole tendono a impazzire a contatto col terreno ferroso di origine vulcanica, infatti, spesso, vengono usati dei nastri di plastica per segnare il percorso.
I metodi più usati per togliersi la vita sono l’impiccagione e l’overdose di farmaci. Dal 1950 si sono suicidate circa 30 persone all’anno, aumentando di anno in anno, fino a raggiungere i 105 nel 2003. Nel 2010 hanno tentato di togliersi la vita 247 persone e purtoppo 54 ci sono riuscite. La maggior parte dei gesti estremi si verifica in marzo, sembrerebbe a causa di ragioni economiche perché coinciderebbe con la fine dell’anno fiscale in Giappone. Da qualche anno le autorità giapponesi hanno smesso di rendere pubbliche le statistiche per evitare di danneggiare ulteriormente l’immagine di Aokigahara. Dal 1970 si fanno delle vere e proprie ronde per la rimozione dei corpi.
Numerosi cartelli sono stati messi nella boscaglia invitando a chiamare in caso di bisogno e numerose cabine sono disseminate lungo la foresta.
Sul cartello si legge:
“La tua vita è un dono prezioso dei tuoi genitori. Pensa a loro e al resto della tua famiglia. Non devi soffrire da solo”.
La foresta dei suicidi racconta anche una leggenda
Esiste anche una leggenda che dice che le persone si sentono attratte da forze innaturali che li spingono alla morte, alcuni sopravvissuti hanno dichiarato di aver avuto la sensazione di essere stati chiamati dalla foresta. Sarebbero gli spiriti vendicativi (yūrei ) di vittime lasciate a morire che infestano l’area; “ubasute”, un’usanza dell’antico Giappone che prevedeva l’abbandono di una persona malata o anziana in periodi di carestia e siccità.
Aokigahara film
Esistono un paio di film sull’argomento:
La Foresta dei Sogni (2015) Regia di Gus Van Sunt
Jukai – La Foresta dei Suicidi (2016) Regia di Jason Zada
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