Ad appena 28 km da Piacenza sorge l’incantevole Castello di Gropparello, luogo di storia e leggende. Sorge su uno sperone roccioso di origine vulcanica, con vista sulla Val Vezzeno e circondato dal Parco delle Fiabe, dove i più piccoli potranno vivere fantastiche avventure.
Storia del Castello di Gropparello
Il Castello di Gropparello è stato edificato nel VIII secolo circa sui resti di un castrum romano risalente al II a.C., a guardia della strada per Velleia.
Donato nell’810 a Giuliano II, vescovo di Piacenza, il castello passò come feudo sotto il potere di molte famiglie, dai Pallavicini ai Campofregoso, fino agli Anguissola. Una menzione va ai Fulgosio, influente famiglia guelfa del 1300 che ricorda come il Castello di Gropparello sia stato una roccaforte guelfa in un periodo di sanguinose lotte con i ghibellini.
Dopo un periodo di decadimento, nell’800 il conte Ludovico Marazzani Visconti affidò il restauro della proprietà a Camillo Guidotti, che lo impreziosì con decori neogotici oltre a fornire di finestre l’antichissima Torre del Barbagianni dalla quale la vista spazia su tutta la verde Val Vezzeno fino alla prealpi venete.
Per una fruizione al pubblico del castello bisogna attendere il 1974, grazie alle iniziative della famiglia Gibelli che consentì a tutti di godere della bellezza di questa rocca.
Il Castello di Gropparello regala scenari spettacolari, dal piccolo cortile irregolare al ponte levatoio, dalle mura merlate fino alla Taverna, dove sembra che il tempo si sia letteralmente fermato. Molto belle sono poi la Sala d’Onore, con grande camino e il soffitto ligneo, e la Sala degli Strumenti Musicali dove sono esposti un clavicordo viennese, un pianoforte ottocentesco di Pierre Erard, flauti barocchi e un’arpa del ‘700.
Il Castello di Gropparello e i suoi fantasmi
Passaggi segreti, prigioni e un pozzo del taglio con tanto di lame acuminate sul fondo, suggerisce storie di lotte, uccisioni e trame di palazzo, i cui echi sembrano risuonare ancora tra queste mura.
Come accennato sopra, la fortezza è stata effettivamente teatro dei leggendari scontri tra guelfi e ghibellini e molti furono i morti figli di queste dispute. Nel 1260 ad esempio, il Castello di Gropparello era assediato per quattro lunghi mesi dai ghibellini a capo del marchese Oberto Pallavicino. Nonostante le ingenti perdite, l’assedio fu respinto anche grazie alla inespugnabilità della rocca. Gli uomini d’arme sconfitti andarono incontro ad una fine atroce: furono infatti arsi vivi e i loro lamenti pare si odano ancora oggi nelle fredde notti autunnali.
La triste storia di Rosania Fulgosio
Al Castello di Gropparello è legata anche la triste storia di Rosania Fulgosio, la bella sposa di Pietrone da Cagnano. Un giorno quest’ultimo si allontana dalla fortezza in occasione di lotte tra piccoli feudatari, lasciandola in balia di Lancillotto Anguissola che la conquista.
Rosania si prostra ai piedi dell’assalitore in cerca di salvezza, riconoscendo in Lancillotto un suo antico amore ostacolato dalla sua famiglia. La fanciulla ritrova col giovane la passione mai sopita, fino a quando Lancillotto lascia il castello, richiamato ai suoi doveri. Al suo ritorno, Pietrone scopre il tradimento, per bocca della cameriera Verzuvia. Meditò allora una terribile vendetta: prima drogò la moglie con vino adulterato e poi la murò viva nei sotterranei, dove morì sola e di stenti.
La fantomatica stanza non fu mai ritrovata, in compenso molti sono coloro che giurano di aver avvistato il fantasma di Rosaria Fulgosio, dalla pelle e le vesti diafane, aggirarsi per le mura del castello in cerca di pace.
Parco delle fiabe
Il Castello di Gropparello è famoso non solo per la sua antica struttura e per i fantasmi che pare la infestino, ma anche per il Parco delle Fiabe. Si tratta del primo Parco Emotivo in Italia e sostanzialmente circonda il castello, allietando grandi e bambini con avventure fantasy.
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In un lussureggiante ambiente fatto di meravigliosi alberi secolari e giardini segreti, si celano folletti e fate, dame e cavalieri: questi personaggi accompagneranno i giovani visitatori, dotati all’ingresso di armi, armature ed elmi, nell’avventura che il Cavaliere Bianco deve affrontare per sconfiggere streghe e orchi.
Al termine del percorso, adatto anche ai bimbi più piccoli in quanto assolutamente privo di difficoltà, tutti saranno insigniti del titolo di “Cavaliere del Castello di Gropparello”.
Tra le saghe messe in scena nel Parco delle Fiabe c’è quella intramontabile di Mago Merlino, in un susseguirsi di incontri con druidi, Uomo Albero, l’amata Viviana e la terribile Fata Morgana.
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