Piramide di Cheope: la Grande Piramide di Giza e i suoi Misteri

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La grande Piramide di Giza

Meglio nota come Piramide di Cheope, è la più grande e antica nel complesso delle Piramidi di Giza, nonché la più antica fra le sette meraviglie del mondo antico. Si tratta di un reperto storico di importanza incalcolabile, di cui gli egittologi indagano le meraviglie ormai da centinaia di anni.

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Venne costruita intorno al 2560 a.C. circa e le ipotesi più accreditate dagli archeologi l’hanno identificata come sepolcro del faraone Cheope, progettata molto probabilmente dall’architetto reale Hemiunu. Questa mastodontica meraviglia millenaria è l’unica fra le sette meraviglie del mondo antico ad essere giunta fino a noi ancora quasi completamente intatta, nonostante abbia subito fin dai primi anni un alto numero di saccheggi da parte dei tombaroli e non solo.

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Piramide di Khufu, conosciuta anche come Piramide di Cheope o Grande Piramide di Giza

Al suo interno sono state scoperte fin’ora tre camere, a partire dalla più bassa rimasta incompleta che prende il nome di camera ipogea, fino alla camera della Regina e quella del Re nelle porzioni superiori. Il primo studioso di cui si ha notizia ad averle studiate per le proprie opere storiografiche fu Erodoto di Alicarnasso, mentre gli studi dei secoli successivi furono volti prevalentemente a trovare un modo efficace per saccheggiarne il contenuto.

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Nel XIV secolo venne addirittura trasformata in una cava. Bisognerà attendere fino all’umanesimo rinascimentale perché l’Europa inizi a gettare i primi sguardi affascinati a questa epica meraviglia, grazie anche all’archeologo italiano Ciriaco d’Ancona che andò a visitarla di persona.

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Dopo il XVIII secolo divenne invece una fra le mete più ambite dagli esploratori occidentali, affascinati dalle emozioni uniche che la grande piramide sapeva offrire, fino a culminare in una vera e propria egittomania europea dopo la fine delle guerre Napoleoniche.
Per decenni è stata dunque visitata, studiata, saccheggiata e in parte anche degradata dalle mani di numerosi stranieri e non solo, fino a che l’Egitto ne ha ripreso il controllo completo a seguito dell’ottenimento del proprio stato indipendente.

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I misteri della Piramide di Cheope

Nonostante le numerose esplorazioni nei secoli, rimangono ancora insoluti numerosissimi misteri intorno a questa piramide e il complesso della necropoli di Giza. Basti pensare che sebbene l’altezza della piramide di Cheope si attesti attualmente sui 138,8 metri, la sua dimensione effettiva era in origine di 146,6 metri, e l’intera struttura era coperta da un rivestimento lapideo dalla finitura esterna liscia.

L’attuale aspetto della piramide non è dunque quello originario anche solo nella sua porzione esterna. L’interno, al di là delle opere dannose di tombaroli e archeologi o curiosi incauti nel corso dei millenni, custodisce ancora numerosi misteri ed è costantemente in corso di studio.

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Interno della Piramide di Cheope

Una stanza segreta all’interno della Piramide di Cheope?

C’è una teoria abbastanza accreditata per esempio, circa la presenza di una stanza segreta nella Piramide di Cheope, in cui si troverebbe il vero sarcofago contenente la mummia del Faraone. Questa teoria deriva dal fatto che attualmente non siano stati rinvenuti né il feretro né il corredo funerario di Cheope e che all’interno della camera del Re non vi fossero né decorazioni né geroglifici. Questi fattori hanno portato nel corso dei secoli al generarsi di numerose teorie più o meno fantasiose da parte di studiosi e appassionati, fra cui quella che le piramidi non fossero in realtà delle tombe.

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Al di là delle teorie non apertamente accreditate dalla comunità scientifica, e dai frequenti furti che storicamente si sono susseguiti ai danni della Grande Piramide di Giza, rimangono però i fatti concreti come anche l’evidente grande dimensione della struttura, capace di contenere dunque parecchie sorprese ancora tutte da scoprire.
La bellezza di questo patrimonio umano antichissimo risiede in fondo proprio in questo, nella capacità di suscitare anche a distanza di quasi 4.600 anni, riverenza, fascino, e brama di conoscenza.

La nostra fantasia è libera dunque di correre lungo quelle imperiose mura di pietra, finché il mistero non verrà in qualche modo svelato.

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Sabrina Parigi è nata a Firenze e lì ha frequentato un corso di trucco di base, trucco teatrale ed effetti speciali. Da sempre appassionata di cinema, si è documentata accuratamente e a lungo su regia, sceneggiatura, soggetto e dialoghi per il cinema. Nel 2008 ha dato vita, insieme ad altri soci, all'associazione culturale di cinema indipendente “Le Tre Pietre”, che ha come scopo la realizzazione di corti/medi/lungometraggi, documentari, videoclip e la divulgazione delle arti in genere. Nel 2007 dirige e interpreta il corto Le Tre Pietre, nel 2008 Crypto, ottenendo la nomination come miglior regia esordiente al Festival di Roma “Corto.it”. Nel 2009 realizza il documentario Piccole e curiose storie fiorentine, selezionato e apprezzato in numerosi festival, al quale è seguita una versione più completa ed accurata, dal titolo Firenze curiosità e leggende. Negli ultimi anni ha continuato a fare ricerche sulle origini di antiche leggende e superstizioni, creando nel 2017 il sito Leggende, Curiosità, Misteri e Paranormale, sostituito nel 2018 dal sito migliorato e completo 3pietre.it