Piazza Statuto, cuore della Torino occulta, città universalmente riconosciuta come “magica”, è posizionata sul 45° parallelo, esattamente a metà dell’emisfero nord della Terra. Secondo antiche tradizioni esoteriche, Torino sarebbe legata ai due triangoli del mondo della magia, il cosiddetto triangolo bianco, insieme a Praga e Lione, e il triangolo della magia nera, che include Londra e San Francisco.
Sarebbe, quindi, una città dai misteriosi poteri e segreti e, fin dalle sue origini, che risalgono al 28 a.C, è stata divisa in due zone geografiche ben distinte: la zona est, considerata il lato buono della città, lato dove sorge il sole, e la zona ovest, quella in cui il sole tramonta e si va verso l’oscurità, la parte del male, dove risiedono gli inferi. Luogo di morte. In questa zona, fino al 1863 era collocato il patibolo per le esecuzioni.
Torino, Piazza Statuto e la Magia Nera
Il tempo ha da sempre contribuito ad accrescere il mito di Torino come luogo in stretto connubio con la magia nera. In questo contesto, immerso tra leggenda e realtà, Torino vanta la presenza di numerosi posti che riportano a racconti, leggende, miti, credenze e superstizioni sulla presenza di forze del bene ma, soprattutto, sull’esistenza di forze del male, insinuate tra le sue strade, presenti nei suoi monumenti e percepibili nelle sue piazze.
Uno dei simboli più emblematici in questo senso è proprio Piazza Statuto, considerata come il fulcro oscuro della città, il cuore nero di Torino. Contrapposta a Piazza Castello che, al contrario, rappresenta il simbolo del bene e della magia bianca, Piazza Statuto deve la sua nomea nera al fatto che proprio qui, un tempo, sorgeva la cosiddetta Val Occisorum (dal latino, Valle degli Uccisi), dove in epoca romana si compivano le esecuzioni dei condannati a morte e dove venivano tumulati i defunti.
Ne è testimonianza l’antica necropoli che, al tempo degli scavi per la costruzione della ferrovia, fu rinvenuta nel sottosuolo della città.
La nascita di Piazza Statuto la si deve da una parte ai capitali stranieri che ne consentirono l’edificazione, dall’altra al disegno dell’architetto Giuseppe Bollati, che terminò l’opera alla fine dell’800.
Il Monumento al Traforo del Frejus e l’Obelisco geodetico sono considerati simboli dell’Occulto
Piazza Statuto rappresenta una vera e propria scenografia per due monumenti considerati simboli dell’occulto: il Monumento al traforo del Frejus e il piccolo obelisco geodetico. Secondo gli esoterici, quindi, questa piazza sarebbe la reale espressione dello stretto legame tra Torino e la magia nera. Gli eventi di epoca romana sono alla base delle teorie, o leggende se si preferisce, che vedono in piazza Statuto il luogo di concentrazione delle forze del male, al punto da essere considerato il fulcro del triangolo della magia nera, il cui vertice è rappresentato proprio dall’obelisco, posizionato vicino al monumento.
L’opera è stata eretta alla fine dell’800 in commemorazione dell’impresa che aveva portato alla realizzazione del famoso tunnel che collega Bardonecchia con Modane in Francia (lungo oltre tredici chilometri). Per la sua costruzione, sono state utilizzate pietre prelevate direttamente dagli scavi del tunnel; tali pietre formano una piramide sulla cui sommità svetta un angelo alato, con un pentacolo (stella a cinque punte) sulla testa, che rappresenterebbe il Genio della Conoscenza.
L’Angelo Nero, il Pentacolo Scomparso e la Porta dell’Inferno
I cultori di magia nera vedono nell’angelo il vero simbolo del male, un angelo da temere: Lucifero.
Le cinque punte del pentacolo pare siano un chiaro riferimento ai cinque elementi: acqua, fuoco, terra, aria e spirito. Tuttavia, seppur considerato un sacro amuleto pagano, esso si trova in posizione rovesciata, e quindi per questo simboleggia l’anticristo.
Ma il mistero non finisce qui. Oggi il pentacolo è scomparso, peraltro in maniera del tutto misteriosa. Il fatto risale al 2013, anno in cui vennero svolti dei lavori di restauro del monumento: in quell’occasione la stella venne rimossa. Casuale errore, o gesto intenzionale per rimuovere un chiaro simbolo dell’esoterismo?
Il mistero è destinato a perdurare.
Veniamo però all’obelisco geodetico, risalente all’inizio dell’800. Posizionato nell’aiuola di un piccolo giardinetto di fronte al Monumento del Frejus, esso è il vertice del triangolo della magia nera. Pare, infatti, che il vertice di tale triangolo cada esattamente nel punto indicato da questo piccolo obelisco, sulla cui sommità si erge un astrolabio che, secondo i cultori di magia nera, indicherebbe il punto di convergenza di tutte le forze maligne della città.
Inoltre, a favorire la diffusione di leggende che vogliono piazza Statuto come cuore del male, vicino alla base dell’obelisco, al centro della piazza e presso la fontana con il monumento del Frejus, c’è un tombino dal quale si accede al sistema fognario di Torino: da questo tombino, secondo le credenze, pare si possa accedere direttamente alle porte dell’inferno.
Nostradamus a Torino
Una città come Torino non poteva, poi, non essere legata a uno dei personaggi più ambigui della storia come Nostradamus, medico, astrologo e veggente del ‘500. Pare che quando costui venne chiamato presso la corte sabauda per curare la sterilità della moglie di Emanuele Filiberto di Savoia, la duchessa Margherita di Valois, egli abbia alloggiato proprio non lontano da piazza Statuto. E proprio una lapide, ritrovata negli anni settanta in piazza Solferino a Torino, potrebbe essere la testimonianza del soggiorno torinese di Nostradamus.
Sulla lapide era incisa una citazione in francese, che in italiano è così tradotta:
“1556. Nostradamus alloggiò qui DOV’È il Paradiso, l’Inferno e il Purgatorio. Io mi chiamo la Vittoria, chi mi onora avrà la gloria, chi mi si oppone la rovina completa.”
Per chi è interessato ai fatti storici, nel 1562 nacque Carlo Emanuele, figlio di Emanuele Filiberto e Margherita di Valois.
Il Carnevale Diabolico e l’Incendio al Cinema
Infine, un episodio a conclusione delle congiunture che avallano la presenza del male a Torino.
Il 13 febbraio 1983, in occasione del carnevale diabolico, organizzato dal Comune di Torino, nel cinema Statuto, sito nell’omonima piazza, venne proiettato il film La Capra. Rinomatamente, il caprone è il simbolo del Demonio. Per motivi ancora inspiegabili, la sala prese fuoco durante la proiezione portando alla morte di 64 persone.
L’evento presenta alcuni inquietanti dettagli. In primis, le vittime erano suddivise esattamente in trentuno uomini e trentuno donne, un bambino e una bambina. Poi, il totale dei deceduti coincide con il totale delle caselle della scacchiera, dove, secondo il detto, il Diavolo gioca la sua partita contro il Bene. Infine, il numero 13, giorno della tragedia, nei Tarocchi è la carta che rappresenta la Morte.
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