Zodiac: la Vera Storia del Misterioso Killer dello Zodiaco

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killer dello zodiaco

Quello di Zodiac, il killer dello zodiaco, è uno dei casi irrisolti più famosi d’America. Siamo in California, tra gli anni ’60 e ’70, e un serial killer anonimo semina morte e sangue tra giovani coppie. Cinque i morti, decine di messaggi criptici e lettere inviate alle maggiori testare giornalistiche dall’omicida, che volle sfidare investigatori e polizia in una caccia al killer mai conclusasi.

Nessun colpevole e nessuna motivazione furono, infatti, trovati per quei crimini efferati; un caso ancora avvolto nel mistero che affascina e riempie gli annali di crime e misteri noir.

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Il simbolo usato dal Killer dello Zodiaco per firmare le sue lettere

Killer Zodiac: gli esordi e i primi omicidi senza firma

Non è chiaro se i primi crimini siano da imputarsi al killer dello zodiaco, che iniziò a “firmare” i suoi delitti più tardi. Ma il modus operandi dell’assassino ha sempre convinto inquirenti e investigatori che la mano fosse la stessa. Il 4 luglio 1963, nei pressi della spiaggia di Lompoc, Robert Domingos e Linda Edwards vengono legati e freddati da numerosi colpi di pistola. L’arma utilizzata, una calibro 22 semiautomatica, risulterà analoga a quella usata in seguito dal serial killer Zodiac per i suoi delitti.

Il 20 dicembre 1968 David Arthur Faraday e Betty Lou Jensen, entrambi diciassettenni, si appartano in un parcheggio vicino alla Lake Herman Road a Benicia. Mentre i due si trovano all’interno dell’auto qualcuno esplode alcuni colpi verso la vettura. I due fidanzati escono dall’automobile e cercano di fuggire ma vengono colpiti mortalmente, lui alle testa, lei alla schiena ripetutamente. L’arma utilizzata? Un calibro 22 semiautomatica.

zodiac serial killer
La sagoma di gesso mostra dove fu ucciso David Arthur Faraday

Trascorrono pochi mesi e l’ennesimo omicidio si compie, è il 4 luglio 1969. La scena del crimine è pressoché identica alle precedenti: Darlene Ferrin e Mike Mageau si sono appartati nella loro auto nel parcheggio del Blue Rock Springs Golf Course di Vallejo in cerca di intimità. Un uomo sconosciuto si avvicina all’auto e spara all’impazzata.

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Il parcheggio del Blue Rock Springs Park dove fu assassinata Darlene Ferrin

La giovane muore dopo due giorni di agonia, il ragazzo invece sopravvive. E’ grazie a lui se viene tracciato il primo identikit del killer dello zodiaco: un uomo bianco, alto circa 1,75 metri, tra i 30 e i 40 anni, tarchiato e con i capelli scuri e gli occhiali. La pista del delitto passionale, dapprima intrapresa dagli investigatori, scema con l’arrivo di una telefonata anonima alla polizia. Un uomo rivendica questo delitto e l’uccisione dei due diciassettenni del dicembre 1968 e fornisce l’indirizzo per il ritrovamento dei cadaveri e i dettagli sull’arma usata (una pistola Luger 9 millimetri).

Le prime lettere, il gioco degli enigmi e la firma “Zodiac”

Killer Zodiac inizia un serrato gioco psicologico con polizia e inquirenti, inviando una serie di lettere con enigmi crittografati ad alcune testate giornalistiche californiane. Il 31 luglio 1969 il Times Herald di Vallejo, l’Examiner e il Chronicle di San Francisco ricevono una missiva ciascuno contenente particolari dei crimini efferati compiuti dall’assassino e un crittogramma (diviso in tre parti) che dovrebbe svelarne l’identità una volta risolto. Il killer nelle lettere chiede di veder pubblicati i codici cifrati sulle pagine dei quotidiani, in caso contrario la minaccia di iniziare ad uccidere altre persone senza sosta.

Ovviamente i codici vengono pubblicati e solo dopo settimane una coppia di professori Donald e Bettye Harden riescono a decifrare il crittogramma che nasconde una dichiarazione macabra del killer sul gusto di uccidere. Il 4 agosto il quotidiano Examiner di San Francisco riceve un’altra lettera dove, per la prima volta, l’assassino sconosciuto si firma “Zodiac”.

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Il primo crittogramma risolto da Donald e Betsy Harden nel 1969

Il messaggio cifrato di Zodiac decriptato

«I LIKE KILLING PEOPLE BECAUSE IT IS SO MUCH FUN IT IS MORE FUN THAN KILLING WILD GAME IN THE FORREST BECAUSE MAN IS THE MOST DANGEROUS ANAMAL OF ALL TO KILL SOMETHING GIVES ME THE MOST THRILLING EXPERENCE IT IS EVEN BETTER THAN GETTING YOUR ROCKS OFF WITH A GIRL THE BEST PART OF IT IS THAT WHEN I DIE I WILL BE REBORN IN PARADICE AND ALL THE I HAVE KILLED WILL BECOME MY SLAVES I WILL NOT GIVE YOU MY NAME BECAUSE YOU WILL TRY TO SLOI DOWN OR STOP MY COLLECTING OF SLAVES FOR MY AFTERLIFE EBEORIETEMETHHPITI»

«MI PIACE UCCIDERE LE PERSONE PERCHÉ È MOLTO DIVERTENTE È PIÙ DIVERTENTE DI UCCIDERE ANIMALI SELVAGGI NELLA FORESTA PERCHÉ L’UOMO È L’ANIMALE PIÙ PERICOLOSO UCCIDERE QUALCOSA È UN’ESPERIENZA ECCITANTISSIMA PER ME È PERSINO MEGLIO DI VENIRE CON UNA RAGAZZA LA PARTE MIGLIORE È CHE QUANDO MUOIO RINASCERÒ IN PARADISO E TUTTI QUELLI CHE AVRÒ UCCISO DIVENTERANNO MIEI SCHIAVI NON VI DARÒ IL MIO NOME PERCHÉ CERCHERESTE DI RALLENTARE O FERMARE LA MIA COLLEZIONE DI SCHIAVI PER LA MIA SECONDA VITA EBEORIETEMETHHPITI»

Nuovi crimini efferati firmati dal serial killer zodiac

La lunga scia di sangue prosegue il 27 settembre 1969 sulle rive del Lago Berryessa, a Napa in California. Bryan Calvin Hartnell, 20, e Cecelia Ann Shepard, 22, anche loro appartati nella loro auto in cerca di intimità vengono assaliti dall’omicida. L’uomo, vestito con una tunica e un cappuccio riportante una croce con un cerchio al centro, racconta loro di essere un detenuto evaso in cerca di soldi e di un mezzo per fuggire. In realtà li lega e li pugnala più volte lasciandoli esanimi a terra. Prima di fuggire incide dei numeri sulla portiera dell’auto, un messaggio cifrato mai codificato. Nonostante le ferite riportate Calvin riuscirà a sopravvivere mentre la ragazza muore.

Il messaggio lasciato dall’assassino sulla portiera della vittima

Zodiac decide, a questo punto, di alzare l’asticella del suo macabro gioco, uccidendo l’11 ottobre del 1969 il tassista Paul Stine, che si trovava a bordo della sua auto nel quartiere di Presidio Heights a San Francisco. Prima di fuggire strappa un pezzo di camicia insanguinata al tassista assassinato (con una pistola 9 millimetri). Per stuzzicare gli inquirenti invia una nuova lettera alla redazione del San Francisco Chronicle con all’interno il brandello della camicia del tassista intrisa di sangue. La missiva porta la firma del killer Zodiac e il simbolo da lui stesso coniato, una croce con un cerchio.

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L’omicidio dell’autista del taxi Paul Stine

Gli omicidi a questo punto si arrestano, anche se lo sconosciuto serial killer continua a inviare lettere alla polizia e ai giornali. Tra l’aprile 1970 e il marzo 1971 Zodiac invia altre nove missive tutte deliranti, inneggianti a nuovi macabri assassini e rivendicando vecchi crimini. La polizia, nonostante le lettere e gli indizi, non riuscirà mai a identificare l’assassino e ad arrestarlo.

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Zodiac ha inviato un pezzo della camicia insanguinata di Paul Stine al San Francisco Chronicle
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Le cinque vittime accertate di Zodiac, il killer dello Zodiaco
Il mostro di Firenze è Zodiac?

Perché accostare il caso del Mostro di Firenze a quello di Zodiac e arrivare a identificarli in una sola e unica persona? L’ipotesi che l’autore dei macabri omicidi possa essere la medesima giunge dai faldoni del processo a carico di Pietro Pacciani. Dai numerosi documenti dell’inchiesta sarebbe, infatti, emersa una lettera anonima inviata alla redazione de La Repubblica di Firenze 1988, molto simile a quelle che Zodiac spedì, tra il 1968 e il 1971, ai giornali californiani.

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La lettera anonima spedita nel 1988 e paragonata a quelle di Zodiac

Ma la vera e schiacciante prova sarebbe la confessione di Giuseppe Bevilacqua, raccolta ma mai registrata dal giornalista Francesco Amicone, redattore de Il Giornale. L’ex direttore del cimitero militare americano dei Falciani a San Casciano era originario del New Jersey e si era trasferito in Toscana negli anni ’70, proprio quando Zodiac aveva concluso la sua lunga scia di morti. Bevilacqua nel corso di una telefonata con il giornalista Amicone avrebbe confessato di essere l’autore dei duplici omicidi attribuiti al Mostro di Firenze dal ’74 all’85, ammettendo di essere pure Zodiac. Inoltre ci sarebbero similitudini riscontrate da alcune perizie calligrafiche su lettere inviate dal Mostro di Firenze con quelle americane firmate da Zodiac.

Un mistero dentro il mistero che non trova ancora una soluzione e mai la troverà.

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Altri crittogrammi inviati ai giornali dal killer dello Zodiaco
Film che hanno tratto ispirazione dal Killer dello Zodiaco
  • Ispettore Callaghan: il caso Scorpio è tuo! (Dirty Harry) è un film del 1971, diretto da Don Siegel, con Clint Eastwood.
  • Zodiac Killer, film del 2005, diretto da Ulli Lommel
  • La maledizione dello Zodiaco (Curse of the Zodiac), film del 2007, diretto da Ulli Lommel.
  • Zodiac, film del 2007 diretto da David Fincher, con Jake Gyllenhaal, Mark Ruffalo e Robert Downey Jr.
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Scena tratta dal film Zodiac

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Sabrina Parigi è nata a Firenze e lì ha frequentato un corso di trucco di base, trucco teatrale ed effetti speciali. Da sempre appassionata di cinema, si è documentata accuratamente e a lungo su regia, sceneggiatura, soggetto e dialoghi per il cinema. Nel 2008 ha dato vita, insieme ad altri soci, all'associazione culturale di cinema indipendente “Le Tre Pietre”, che ha come scopo la realizzazione di corti/medi/lungometraggi, documentari, videoclip e la divulgazione delle arti in genere. Nel 2007 dirige e interpreta il corto Le Tre Pietre, nel 2008 Crypto, ottenendo la nomination come miglior regia esordiente al Festival di Roma “Corto.it”. Nel 2009 realizza il documentario Piccole e curiose storie fiorentine, selezionato e apprezzato in numerosi festival, al quale è seguita una versione più completa ed accurata, dal titolo Firenze curiosità e leggende. Negli ultimi anni ha continuato a fare ricerche sulle origini di antiche leggende e superstizioni, creando nel 2017 il sito Leggende, Curiosità, Misteri e Paranormale, sostituito nel 2018 dal sito migliorato e completo 3pietre.it