La Val Rosandra è una delle mete più amate dagli escursionisti nella zona di Trieste è adatta anche per gli alpinisti più esperti. Si trova vicino al confine Sloveno, tra il comune di San Dorligo della Valle e quello di Erpelle-Cosina.
La riserva naturale della Val Rosandra e le sue grotte
La meravigliosa riserva naturale della Val Rosandra è meta anche di speleologi per la presenza di numerose grotte, era già abitata in tempi preistorici, infatti, numerosi ritrovamenti archeologici ne attestano la presenza nel neolitico.
La grotta più importante è quella di San Servolo, una chiesa sotterranea profonda circa 48 metri e lunga una cinquantina di metri. Si narra che nel III secolo avrebbe dato rifugio ad un dodicenne cristiano di nome Servulus. Dopo aver passato 11 mesi da eremita ritornò alla sua città portando con sé dei doni, poteva far miracoli ed eseguire esorcismi.
Nel centro di questa splendida valle, scorre l’unico corso d’acqua superficiale del Carso triestino, il Torrente Rosandra-Glinščica, lungo il suo breve corso si trova una cascata che ha un salto di circa 40 metri che va a formare un laghetto.
Nel primo secolo un acquedotto romano lungo 17 km arrivava fino al centro di Trieste, portando circa 5800 metri cubi di acqua al giorno, la sua profondità era di 160 cm e la sua larghezza di 55 cm, costruito da una base di pietra con due muri laterali, collegati e coperti da una volta. Oggi di questa solida struttura ne rimane solo un centinaio di metri, dopo i numerosi danneggiamenti purtroppo intenzionali. Si possono vedere i resti all’ingresso della valle.
La chiesa di Santa Maria in Siaris e le sue penitenze
Verso la fine della Val Rosandra si trova un santuario chiamato Madonna in Siaris, che si erge su una rupe scoscesa, un luogo estremamente meraviglioso dove si gode la vista di tutto il territorio circostante, una leggenda racconta che Carlo Magno la fece costruire per essere sepolto proprio lì.
Nello statuto dell’anno 1330 c’era una penitenza riservata ai bestemmiatori: dovevano recarsi scalzi fino alla chiesetta che distava 12 chilometri per chiedere perdono alla Vergine. Negli ultimi anni è in uso una processione che attraversa tutta la valle per procedere verso l’antico santuario.
Tra palestre di roccia, cascate e grotte, l’incantevole Val Rosandra è sicuramente un posto da visitare, soprattutto per gli amanti dell’escursionismo.
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